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La fascia contigua, o anche zona contigua, è uno spazio di mare che si estende per un limite massimo di 24 miglia marine dalla linea di base della costa; quindi per 12 miglia marine oltre il limite delle acque territoriali.

A differenza di queste ultime essa non fornisce diritti sovrani allo stato costiero, ma solo diritti di controllo sulle navi in transito, tesi a prevenire o reprimere infrazioni alle sue leggi doganali, fiscali, sanitarie o di immigrazione. Sempre a differenza delle acque territoriali, essa è opzionale e va quindi dichiarata dallo stato costiero perché venga a esistenza. L’Italia, che prima del 1958 possedeva un mare territoriale di 6 miglia e una fascia contigua di altrettante 6 miglia, non ha ancora provveduto formalmente a dichiararne una che sia conforme alle normative convenzionali odierne, ma vi ha accennato nella legge (la cosiddetta Bossi-Fini) 30 luglio 2002, n. 189 (all’art. 11 sexies); tale accenno tuttavia sembra riferirsi solo alle leggi di immigrazione, escludendo o non prevedendo l’uso della fascia contigua anche per gli altri usi possibili.

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