Le prime sono destinate a segnalare zone pericolose per la navigazione (scogliere, secche, ecc.) o rotte da seguire in particolari zone (entrate di porti, ecc.): in tal caso assumono particolari colorazioni e sono sormontate da opportuni sistemi di segnali anche luminosi in accordo al sistema internazionale IALA. Le seconde sono destinate a realizzare un punto di ormeggio sicuro per navi e imbarcazioni in porti e rade, evitando così l’uso delle proprie ancore.
Costruzione
Il corpo della boa deve necessariamente essere galleggiante e viene realizzato in diversi materiali a seconda delle dimensioni della boa: materiali plastici per quelle piccole e metallo per quelle grandi.La boa è munita di una cima o di una catena che la vincolano a un peso, che può essere un’ancora o più spesso un corpo morto.
Tipi di boe
• Boa portuale: usata per definire le aree per il transito marittimo all’interno del porto e facilitare tramite segnali luminosi la navigazione di notte o in condizioni di scarsa visibilità;
• Gavitello: boa di forma doppio conica molto diffusa per ormeggiare piccoli natanti a poche decine di metri dalla riva;
• Boa segna sub: utilizzata dai subacquei o dagli apneisti per segnalare la propria presenza in acque libere. Le barche devono tenersi ad almeno 100 metri da queste boe;
• Pedagno: piccola boa usata al solo scopo di segnare una precisa posizione in mare al fine di ritrovarla. Usata da pescatori per recuperare reti e nasse e da subacquei per ritrovare relitti e altri punti di immersione;
• Boetta fumogena e Boetta luminosa: fanno parte della dotazione di bordo di sicurezza dei natanti;
• Boa da ormeggio: utilizzata per l’ancoraggio delle imbarcazioni in quei tratti di mare nei quali non è consentito l’ancoraggio.