Caratteristiche
Descrizione
Lungo circa 50 centimetri, questo animale era dotato di un corpo robusto interamente ricoperto da scaglie rinforzate da ossa. Le pinne pettorali, come quelle pelviche, erano lobate e robuste, mentre la coda terminava in una pinna che sporgeva nella parte inferiore, ed era simile a quella di Osteolepis. Il cranio, vagamente simile a quello di una lucertola, ed era dotato di narici completamente sviluppate.
Classificazione
I fossili di questo animale furono scoperti nel 1956, ma vennero descritti solo vent’anni dopo. L’esemplare tipo è conservato in una lastra, circondato da più di cento pesci placodermi molto più piccoli. Canowindra appartiene ai pesci dalle pinne lobate, gli osteolepiformi, tra i quali si originarono i vertebrati terrestri. Canowindra, tuttavia, possedeva alcune caratteristiche che lo distinguono da tutti gli altri osteolepiformi, ed è posto in una famiglia a sè stante (Canowindridae). Resti di animali simili sono stati ritrovati in Australia (Victoria) e in Antartide.
CANOWINDRA - Canowindra grossi
Nome comune: | canowindra |
Nome volgare: | Canowindra grossi |
Gruppo o Classe: | Osteitti |
Ordine: | Osteolepiformi |
Dimensione (max cm): | 15000 |
Localizzazione Geografica: | |
Habitat: | Mare |
Dove staziona: | Superficie |
Estinto | Si |
Specie protetta | No |