PESCA ALLA MORMORA

La tecnica di pesca si fa molto leggera e non più come una volta. Si monta una canna anche inglese di azione 4 come la Hulk, un buon monofilo al mulinello del 23 Falcon colorato a tratti di più colori per sapere la distanza delle toccate del pesce.

Un biombo da 20 grammi a palla, salvanodo e girella piccola, e monofilo lungo m.1,30 del N° 12 o 14. Gli ami vanno bene i kamakatsu della serie 120 N° 10 o 12 o 1b Tubertini, oppure altri a gambo lungo non basta che non siano forgiati. L’esca va benissimo l’americano cucito e lungo per 5 cm e poi con falso nodo alla testa,napoletano, coreano e persino è micidiale il bigattino con o senza piccolo pasturatore al posto del piombo. Una volta lanciato il terminale, mettete la canna da un lato, parallela la battigia, con la punta all’altezza del vostro fianco fate qualche metro di strascico e fermatevi,se non ci sono toccate recuperate lentamente spostando la canna. poi arriva il difficile: tenete impugnata sempre la canna per tutta la pesca con molta leggerezza, tenerla in bilico in modo che possa ruotare all’impugnatura, perchè durante la manciata la marmora ti sposta la punta e la canna facendola girare  e con molta attenzione assecondarla in avanti e poi strappare secco ma non con violenza, il tutto avviene in una frazione di secondi. Recuperarla di continuo ammortizzando i colpi poichè la canna è morbida e potente. Se tira molto e pensate che è un’altro pesce aprite del tutto la frizione e stancatelo, può arrivare la sorpresa. Tenete pronto un guadino in ogni caso. Non usare fili  corti e ami grossi, non servono. Un 0,12 di giorno un 0,14 di notte. Amo N°12 di giorno, N° 10 di notte.