Caratteristiche
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa nell’Oceano Pacifico, dal Sud-Est asiatico fino all’Australia, dal Giappone alla Polinesia, e nel mar Rosso. Abita le lagune e i fondali sassosi e di barriera fino a 50 metri di profondità. I giovani tendono ad allontanarsi in mare aperto dal loro luogo di nascita, alla ricerca di nuovi habitat: questo giustifica la loro grande diffusione.
Descrizione
La testa è relativamente piccola, la bocca grande, gli occhi sporgenti, sormontati da due escrescenze (presenti anche intorno al mento). La fronte è alta, il dorso curvo, mentre il ventre relativamente piatto. Il corpo si restringe verso il peduncolo caudale, che precede una coda piuttosto larga, tondeggiante.I primi raggi della pinna dorsale e di quella anale sono in realtà aculei veleniferi, ben eretti dal pesce quando è in situazione di pericolo. L’apparato velenifero consiste in 13 aculei sulla pinna dorsale e 3 in quella anale, tutti composti da aculei cavi collegati a una ghiandola velenifera; i raggi delle pinne pettorali sono aculei pieni, non velenosi. La livrea è a strisce tendenzialmente verticali marroni e bianche, alcune sottili e altre più larghe. Anche le pinne sono striate di bianco e marrone.Raggiunge una lunghezza massima di 38 cm.
La tossina
Gli avvelenamenti da tossina di Pterois volitans vengono classificati in tre gradi. Avvelenamenti di grado I producono eritema, ecchimosi o anche cianosi della parte colpita. Al grado II compaiono vesciche attorno alla puntura. Avvelenamenti di grado III producono necrosi locale e variazione della sensibilità, che possono durare anche per più giorni.Più rari sono gli effetti a livello sistemico, che includono ma non sono limitati a questi: dolore alla testa, nausea, vomito, dolori e crampi addominali, paralisi agli arti, iper- o ipotensione, difficoltà respiratoria, ischemia del miocardio, edema polmonare, sincope. Sono stati documentati rari casi di decesso.Il primo e più importante trattamento dopo una puntura è l’immersione della parte colpita in acqua calda (circa 45 °C), perchè riduce il dolore e rende inattiva la tossina.
Acquariofilia
Nonostante la pericolosità e la puntura dolorosa, gli P. volitans (così come altre specie affini) sono una specie ambita dagli acquariofili specializzati in acquari marini.
PESCE LEONE - Pterois volitans
Nome comune: | Pesce leone |
Nome volgare: | Pterois volitans |
Gruppo o Classe: | Attinopterigi |
Ordine: | Scorpeniformi |
Dimensione (max cm): | 38 |
Localizzazione Geografica: | generico |
Habitat: | MARE |
Dove staziona: | Fondale |
Specie protetta | No |