La loro configurazione attuale è quella del rapido sul cui lato inferiore sono sistemati dei denti di forma ricurva e inclinati in avanti. Sulla parte superiore del telaio viene montata, in posizione inclinata in avanti, una tavola di legno (depressore) che, in fase di pesca, spinge per effetto idrodinamico, tutto l’attrezzo e, in particolare, i denti verso il basso, assicurando una buona penetrazione a tutte le velocità: aumentando la velocità di traino, la forza depressoria aumenta ed è pertanto possibile trainare questo attrezzo anche a velocità elevate, da cui il nome di rapido La rete, attaccata direttamente al telaio, è confezionata con un filato di diametro sufficientemente elevato per resistere all’attrito del fondo e viene in genere protetta nella sua parte inferiore sia da una fodera che da un foderone di gomma. La larghezza del telaio non supera i 4 m. Una barca ne traina da 2 a 5, a seconda della potenza installata. Ogni rapido è collegato ad un cavo di traino per mezzo di una braga. Il rapido viene utilizzato generalmente di notte in alternativa alla rete a strascico: molto frequentemente le due attrezzature sono imbarcate contemporaneamente.
RAPIDO (RETE)
Sono attrezzi utilizzati per la cattura delle sogliole (sfoglie) e risultano composti da una rete montata su una intelaiatura rigida che ne garantisce l’apertura sia nel senso orizzontale che in quello verticale.