I risultati delle attività di controllo sulla pesca effettuate nei primi due mesi del 2012 dalle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera evidenziano una forte riduzione delle violazioni riscontrate, sia amministrative che penali, e del prodotto ittico sequestrato rispetto al 2011, a fronte di un numero pressoché identico di controlli effettuati. Sta dando i suoi frutti, secondo il Ministro Catania, sia il quotidiano lavoro di controllo e repressione dei fenomeni di illegalità nel settore della pesca, che l’opera di sensibilizzazione effettuata dal Corpo ai fini della tutela del consumatore e degli operatori.
A fronte di un analogo numero di controlli (10.350 contro i 10.600 del 2011) rispetto allo scorso anno, infatti, i militari hanno registrato un calo di oltre il 50% delle violazioni amministrative e penali e del 70% del prodotto ittico sequestrato per violazione alle norme sia nazionali che comunitarie del comparto pesca. Un’analisi nel dettaglio dei dati a disposizione, infatti, evidenzia come le sanzioni amministrative siano passate da 513 a 261, mentre quelle penali sono scese da 133 a 54; analogo il risultato per quanto riguarda le sanzioni che nel 2011 avevano raggiunto i 755.44 euro mentre nello stesso periodo del 2012 si sono fermate a 325.443. Ancora più evidente la differenza tra i chilogrammi di prodotto ittico sequestrati nel primo bimestre dello scorso anno, 36.603, rispetto a quanto registrato negli ultimi due mesi, ovvero 10.770 kg.