Il Codice europeo delle vie di navigazione interna, spesso abbreviato in CEVNI, (nome originale in francese Code Européen des Voies de la Navigation Intérieure) è il Codice che contiene le norme a livello europeo per la navigazione in acque interne.Il codice contiene le disposizioni circa le modalità per la condotta di barche a motore, chiatte, convogli costituiti da un rimorchiatore che spinge o traina delle barche rimorchi, traghetti e altre imbarcazioni sui fiumi, canali ed altre acque interne. Disciplina anche le luci e i segnali diurni che devono tenere queste imbarcazioni, i dispositivi di identificazione delle varie imbarczioni e i segnali di divieto, ordine e informazione da porre nei canali, fiumi ed altre acque interne per regolare o facilitare la navigazione.Il CENVI da una parte tenta di uniformare a livello europeo le norme e i segnali, dall’altra parte, per non contrastrare troppo con preesistenti prassi e norme, lascia ampie possibiità alle autorità locali di apportare modifiche valide localmente. La versione del 2002 (revisione N. 2) comprende un supplemento con l’elenco di alcune variazioni già adottate da un gruppo di peasi dell’Europa orientale (Bielorussia, Kazakistan, Moldavia, Russia e Ucrania.Alcuni dei punti principali riguardo alle norme di precedenza sono (salvo eventuali eccezioni, priorità ecc.):
• Le barche piccole non devono ostacolare il transito alle barche più grandi (che hanno maggiore difficoltà di manovra).
• Quando due barche si incrociano in un canale o in un passaggio stretto che consente comunque il passaggio contemporaneo delle due barche nelle due direzioni, entrambe le barche devono tenere la propria destra (e se serve spostarsi ulteriormente verso destra) in modo che le entrambe le barche lascino la propria parte sinistra verso l’altra barca (che viene passata sul proprio lato sinistro). Se una delle due barche ha necessità di essere passata sul proprio lato destro deve avvisare con un certo anticipo l’altra barca mediante appositi segnali. In fiumi e canali con corrente la barca che scende secondo la corrente ha la precedenza ed è la barca che sta risalendo contro corrente che deve manovrare per prima per lasciare spazio all’altra barca.
• Quando due barche verrebbero ad incrociarsi in punto in cui non è possibile il passaggio di entrambe le barche allora la barca che procede contro corrente deve arrestarsi dove è possibile l’incrocio e deve attendere il passaggio della barca che procede nel verso della corrente. Normalmente la direzione contro corrente è quella che va verso la sorgente (verso l’alto), ma in caso di fiumi o altre acque interne soggette alla marea la direzione della corrente può essere invertita. Le disposizioni locali regolano come deve essere inteso il verso contro corrente e il verso secondo la corente. Nel caso in cui il canale sia in piano le disposizioni locali o particolari norme (che danno la precedenza a chi dei due ha uno spazio libero sulla propria destra oppure, nel caso di una curva, ha la parte esterna della curva sul proprio lato destro).
• La barca che ha la precedenza deve mantenere la propria rotta, per far sì che possa essere più facilmente evitata, ma in caso si renda necessario per prevenire una collisione deve prontamente alterare anche lei la propria rotta e velocità.
A queste regole generali sulla precedenza sono previste alcune eccezioni nel caso in cui una delle due barche sia nettamente svantaggiata in modo che la barca più svantaggiata non debba cedere lei il passaggio. Ad esempio una barca che sia trainata dalla riva non devrà essere costretta ad allontanarsi dalla riva, ma sarà l’altra barca a manovrare in modo opportuno; in uno speccho d’acqua privo di corrente una barca a vela ha la precedenza su una braca a motore; ecc.